prendersi cura
Devo ammettere che questo buon proposito - se così lo vogliamo chiamare - me lo trascino dietro da un po’. Anzi, all’inizio non sapevo nemmeno di volerlo / averne bisogno, poi però con il passare del tempo e l’arrivo nella mia vita, nel 2015, di Gaia e Giada - ndr. le mie meravigliose bimbe - la sua comparsa ha iniziato a ronzarmi nella mente: prima saltuariamente, e dopo sempre con maggiore insistenza. Sto parlando del prendersi cura. Prendersi cura possiede in se tante e diverse accezioni, che spaziando nel tempo e nel destinatario, nello spazio e nella modalità . Ci si può prendere cura di una casa, di un oggetto, di un animale, di un figlio, di un progetto, di un sogno, di un maglione, di un’automobile, di un altro essere umano. E poi, in fondo alla lista, quasi dimenticato, li per caso ci sei tu. O meglio, ci sono io.